lunedì 31 marzo 2008

Lo chours


Io e gli chours alla serata gulyas e "au revoir Eli"...

Lo chours originale è quello a destra, si capisce chiaramente il perchè del nome, insieme di chien (cane) e ours (orso). Peccato che nessuno avesse capito cosa intendevo con il termine, probabilmente per una erre che sembrava un po' tedesca e rendeva tutta la parola un po' dura. Dopo 2 ore buone di "ma Eliana, cosa dici" il malinteso è stato chiarito e la parola è diventata un must... tanto che mi sono meritata un piccolo chours solo per me.
Certo, non ha molto dello chours, però è un animale difficile da qualificare.
Altre foto della serata sono disponibili, come sempre, nella sezione apposita, presto arriveranno le foto dello chours in viaggio, un po' alla Nanetto del papà di Amélie, richieste dagli ex colleghi francesi.

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venerdì 21 marzo 2008

8 giorni

Il mio account verrà disabilitato fra 8 giorni, e fra 8 giorni sarò a casa... finalmente!
Niente più capa rompi, niente più vicina rompi, niente più pioggia rompi!
Casa, casa, casa, quella vera!

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Fotine

Foto della serata pizza online, come sempre nella photogallery!

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giovedì 20 marzo 2008

Primavera

La primavera è arrivata. Mi sono svegliata con il sole che bussava alla finestra, mi sono affacciata e il sole mi ha sorriso, un bel sole caldo, accogliente, che ti fa dire: prendi una bella sdraio e mettiti in giardino. Poi esci di casa e fa un freddo tremendo, vorresti guanti, sciarpa e berretta e altro che abbronzarsi!
Questa è Bordeaux, temperature miti d'inverno e gelide in primavera. Almeno per oggi non piove!

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mercoledì 19 marzo 2008

Aggiornamenti

Sono stata un po' assente ultimamente, questi giorni sono stati piuttosto frenetici tra scrittura della tesi, lavoro sullo stage, progetti per gli esami.
MA non c'è solo il lavoro: ho fatto la pizzaiola per i dottorandi, me lo dico da sola ma sono stata davvero brava, la pizza è venuta buonissima, salata quanto basta e croccante al punto giusto. Una vera delizia, anche se Remi, da vero francese sciovinista, ha detto che la panna da cucina al posto del pomodoro è davvero er mejo. Il commento di mia mamma quando gliel'ho raccontato è stato "Che schifo! !" Visto che tra focaccia, pizza e torta sono avanzate solo tre misere fettine direi che il tutto è stato apprezzato!

Lunedì e martedì ho partecipato a un meeting europeo, presentando una parte del mio lavoro davanti a una decina di persone. Calcolando che non avevo mai provato la presentazione non è andata proprio male, anche se ero agitatissima. Lunedì sera abbiamo cenato al ristorante giapponese vicino all'università con i partecipanti al meeting, sushi e bacchette, qualcosa di diverso dal solito. Certo, avremmo preferito portare tutti in un qualche ristorantino francese in centro a Bordeaux per far visitare un po' la città, ma qualcuno (la capa) ha rotto talmente tanto le scatole che siamo finiti al giapponese. Visto che l'alternativa era un ristorante italiano di cui anche i francesi parlano male direi che non è stata proprio la scelta peggiore.
Ora... si lavora e si lavora, il pc continua a farmi il conto alla rovescia e manca sempre meno tempo al mio rientro definitivo in Italia. Da un certo punto di vista sono contenta, ho voglia di tornare a casa, ma dall'altro... non lo so. Sabato sera ho realizzato che sta davvero per finire l'esperienza qui e che mi dispiacerà un sacco lasciare il gruppo che si è creato. Certo, essendo tutti praticamente residenti a Bordeaux potrò rivederli in vacanza, ma non sarà più lo stesso. Sono sempre la solita, lo so, non mi accontento mai.

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giovedì 13 marzo 2008

Amministrazione francese

Chi si ricorda "Le 12 fatiche di Asterix"? La parte sull'amministrazione francese è completamente e assolutamente vera.

Premessa: lo stato riconosce un rimborso delle spese di affitto, è necessario fare una domanda all'ente A e i soldi vengono accreditati. In realtà non è proprio così semplice. Il mese scorso mi arriva una letterina dall'ente A in cui mi chiedono il numero di "sicurezza sociale" francese e il mio atto di nascita.
Scrivo una bella lettera in francese "burocratico" spiegando che non ho un numerello francese essendo italiana, invio un po' di fotocopie, firmo, e tutto sembra a posto. Ieri mi arriva un'altra lettera: le carte inviate non vanno bene, serve l'estratto di nascita tradotto.
Faccio chiamare Claire, dopo 8 minuti di attese e di "clicca questo numero" parliamo con una donnina che ci dà il nome dell'ente B a Parigi che fa traduzioni ufficiali gratuitamente. Chiamiamo l'ente B e la risposta è: non trattiamo con i singoli, solo con gli enti, è l'ente A che ci deve inviare il documento da tradurre.
Richiamiamo l'ente A, attesa, telefono sbattuto in faccia, alla fine parliamo con un'altra donnina, spieghiamo la situazione e ci dice: ok, tutto a posto, ignorate la lettera.

Rimborseranno anche le spese del telefono?

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mercoledì 12 marzo 2008

Tecniche anti segretaria

Ormai sono un po' stufa di fare la segretaria e la portantina! Insomma, in ufficio siamo in 4, perché deve sempre chiedere tutto a me?

La tattica di ieri è stata davvero subdola ed efficace: mi manda a prendere il video proiettore, il che significa: corso a breve. Vado, lo lascio in ufficio mentre parla con Claire e mi metto al lavoro. Poco prima delle 16 va nel suo ufficio per una telefonata, penso che il suo corso sia alle 16 e fuggo in bagno, con la speranza di rimanerci abbastanza a lungo in modo che al mio ritorno se ne sia già andata. Purtroppo al mio ritorno era ancora in ufficio, quindi via al piano B.

Faccia sconvolta e concentratissima da: "cavolicchio, questo programma non vuole proprio funzionare, sono disperata ma sto lavorando". Alle 16.15 mi guarda, mi vede in questo stato e chiede a Daniel di accompagnarla al corso per farle da portantino. Cerco di rimanere seria finchè non escono dall'ufficio e poi... sorrisone! Almeno per un giorno è andata!

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martedì 11 marzo 2008

Settimana della pioggia

La stagione delle piogge è cominciata. Da domenica piove ininterrottamente, si creano laghi artificiali, melma dappertutto... insomma, una vera schifezza! Ma questa è Bordeaux. Parola del nuovo dottorando di Tolosa. Dice che Bordeaux per certi versi è meglio di Tolosa, più fresca d'estate e più calda d'inverno. Unico inconveniente? La pioggia!

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lunedì 10 marzo 2008

Rassegna stampa

Durante la rassegna stampa mattutina sono incappata in un articolo del Corriere su quanto le donne francesi siano più emancipate rispetto alle altre donne europee. Non so dire se i sondaggi siano veri, quello che però posso dire è che i giornali qui sono molto più libertini ed espliciti rispetto a certe riviste italiane. Insomma, si parla di argomenti che da noi sono piuttosto "tabu", e se ne parla in modo davvero eslicito! A volte arrossisco per quanto sono diretti.

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domenica 9 marzo 2008

Regalino


Mi sono fatta un regalo! Ogni tanto noi donne abbiamo bisogno di sentirci coccolate. Niente dolci e niente schifezze, solo il Dvd di Le Fabuleux Destin d'Amelie Poulain, in francese, naturalmente. Non vedo l'ora di vederlo, credo che in lingua originale sia ancora meglio che tradotto. Certo, dopo averlo comprato mi sono detta che se l'avessi comprato in Italia avrei avuto le due versioni, originale e italiano, però ormai... e poi averlo originale fa più... più!

sabato 8 marzo 2008

Compte à rebours


Non solo il computer mi fa il conto alla rovescia, ci si mettono anche i colleghi lasciandomi post-it sullo schermo!


Ecco il colpevole!

Cibo cinese


In attesa della serata pizza ci diamo al cibo cinese da asporto, con le bacchette vere e le scatoline alla serie tv americana.

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venerdì 7 marzo 2008

Cibo italiano all'estero

Non sono schizzinosa in fatto di cibo, cerco di mangiare tutto, anche cose che non mi piacciono molto, però se c'è una cosa che non voglio mangiare è il cibo italiano quando sono all'estero. Quando in mensa mi presentano degli spaghetti (spaghettì, naturalmente, mi viene l'ansia! Sono tagliati, hanno il diametro di 10 centimetri vista la stracottura e sono pieni di burro. Naturalmente non li servono col grana ma con il gruviera... e l'ansia raddoppia. Se poi c'è la pasta alla carbonara (slurp!) preferisco andare a prendermi un panino al supermercato! Perché la salsa alla carbonara è fatta con panna, olio e pancetta, trasuda unto da tutte le parti... che colpo per le povere papille gustative!
Quando vedo che il menu prevede pasta scelgo le varie verdurine, non mi faranno impazzire ma almeno non mi fanno rabbrividire.

La scelta, oggi, era tra spaghetti di accompagnamento a pesce o pollo o solo tortellini come piatto principale. Ho scelto i tortellini, quando mi hanno detto che la salsa era alla carbonara ho risposto che mi andavano bene così, nudi e crudi. Mi hanno guardata un po' strana, forse non solo per il rifiuto alla salsa ma anche perché non li ho chiamati tortellinì. Non mi è venuto alla francese, ogni tanto capita.

Lo stesso problema della pasta si presenta col caffè. Mi basta un caffè a colazione, buono, fatto con la mia caffettiera portata da casa, altro che il caffè lunghissimo e incolore che si fa qui. Piuttosto mi bevo una tisana.

Sabato prossimo ci facciamo una pizza, Claire mi presta cucina e forno e io faccio la pizzaiola. Ricevo pressioni continue per usare la "panna da cucina" piuttosto che la passata di pomodoro. Sguardo assassino e "no, giammai!" secco. La pizza non si mangia con l'ananas e con la panna! O forse sì?

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mercoledì 5 marzo 2008

Chicche linguistiche

Siamo in Francia, i Francesi amano la loro lingua e la loro cultura, quindi
computer diventa ordinateur
mouse diventa souris
e server diventa serveur.

Stranamente, però,
rapire è kidnapper,
finesettimana è week-end
e panino è sandwich...
pronunciati con accento, naturalmente!

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domenica 2 marzo 2008

Piccioni

Ho sempre odiato i piccioni, li ho sempre considerati degli uccellacci brutti e obesi che sporcano le città. Non sono di larghe vedute? Probabilmente!
Ieri, però, ho cambiato idea. Ce n'erano due, una coppietta, sul ramo di fronte alla mia finestra. Erano lì, vicini vicini, che si facevano le coccole come se fossero due persone. Si becchettavano teneramente, tubavano, poi si sono messi uno di fianco all'altra e il maschio (quello che ho pensato fosse il maschio) ha alzato l'ala e l'ha appoggiata sulla femmina.
Mi sono commossa, come una stupida. Perché non si piange guardando i piccioni! Ma erano davvero così terribilmente patatosi che non ho potuto fare altro. Quando poi se ne sono andati ho preso il cellulare e telefonato, per condividere questa piccola insignificante esperienza, ma soprattutto per scusarmi, perché se spesso e volentieri faccio le scenate non è (solo?) per la voglia di rompere ma perché mi manca davvero... e reagisco male!

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