domenica 6 gennaio 2008

Aerei e aeroporti... di nuovo

Il giorno della partenza è arrivato; lasciare casa è stato difficile, soprattutto per il morale. Mi ero abituata a essere sempre fuori di casa, a stare sola per pochissimo tempo e a vivere in un appartamento di 100 metri quadri e non di 10... Ma la partenza doveva arrivare ed è arrivata, naturalmente con qualche inghippo.

Arrivo in aeroporto a Venezia, guardo il tabellone per vedere il banco del check in e... sorpresa
Volo myair destinazione Bordeaux, partenza 14.25 CANCELLATO

Comincio a tremare, la crisi isterica è in agguato e non so che fare! Chiamo l'assistenza clienti della compagnia, il numero non è naturalemente un numero verde ma il costo della chiamata è esorbitante! Fortunatamente tutti gli operatori sono occupati e metto giù prima di spendere un capitale.
Il rivenditore di schede telefoniche consiglia di andare alle informazioni sui voli, non parlo direttamente con l'assistente perchè già altri si informano sul volo e la risposta è: attendiamo indicazioni dalla compagnia aerea, ci sono probabilmente problemi con l'aeromobile, ripassate fra 15 minuti. Dopo 15 minuti avvertono che myair aprirà un banco di assistenza alle 13 per informarci direttamente. Pranzo, esco dall'aeroporto, salgo alle partenze e vedo che il volo è ritardato di un'ora e stanno facendo il check in. Tiro un sospiro di sollievo, anche se... beh, insomma... no, ok, però... passato il panico per la partenza non possibile torna la tristezza per la partenza imminente. Ed ecco che la valigia viene imbarcata e arriva il momento dei saluti, non troppo lunghi in modo da non essere strappalacrime ma comunque duri.

Rimasta sola mi siedo in un angolino dopo aver fatto scorta di riviste italiane, mi attacco al cellulare per mandare messaggi e sfruttare gli ultimi sms gratuiti, guardo il tabellone e mi accorgo che l'orario di partenza del volo è anticipato alle 15. Alle 13.55 mi metto in coda per andare al gate e scopro che il volo è segnato per le 14.25, orario "giusto". Quindi... perchè cancellare il volo? Perché creare ansie inutili nelle persone?

Non ho nemmeno il tempo di curiosare per i negozietti del duty free che è già ora di imbarcarsi e salire sull'aereo. Viaggio tranquillo, con una famigliola di francesi davanti a me che sistemano 4 pandori e panettoni da portare in Francia e bagagli fragili, con un quasi vicino che si addormenta e russa amabilmente creando almeno un po' di ilarità fra i viaggiatori, e finalemente si atterra. Le cose da fare sono sempre le solite e ormai conosco abbastanza bene l'aeroporto di Bordeaux da non sentirmi smarrita. Niente è cambiato qui, conosco la strada, conosco i vari punti di cambio tra autobus e tram A, tram A e tram B e la fermata per arrivare a casa.
Ed eccomi qui, a casa... insomma, nella mia stanza che trovo come ho lasciato, con ancora qualche vestito steso, la dipensa piena di scatolette, gli alberi pieni di foglie e gli uccellini che cantano ancora. Siamo in gennaio e qui ci sono 13 gradi, ho lasciato l'Italia coperta dalla neve e arrivo qui al caldo. Forse è meglio così, anche se il freddo mi farebbe sentire più vicina a casa, quella vera. Chissà se in questi 3 mesi riuscirò a considerare anche questa la mia casa...

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