mercoledì 17 ottobre 2007

Muri di carta e finestre aperte

Non c'è proprio intimità in questo posto, anche non volendo tutti sanno tutto di tutti.

Ieri pomeriggio ero in ufficio e a un certo punto si sente una donna che singhiozza e urla. Ci chiediamo chi sia e dopo un po' capiamo che é la capa che sta piangendo al telefono. Scene davvero di panico, urla, si dispera, batte qualcosa sul tavolo... Capisco solo una parola su 10 ed é già tanto, visto che il dottorando francese non si rende conto nemmeno che sta parlando in francese. La scenata dura 10 minuti buoni, poi si calma e se ne va a lezione. Bah...

Mezzanotte e sono a casa nel mio lettuccio, spengo la luce e cerco di addormentarmi, ho sonno e la mattina dovrei svegliarmi presto. La mia vicina di stanza rientra a casa, accende la Tv a un volume esagerato, poi abbassa il volume e fa una telefonata. Sento tutto e la sua voce rimbomba anche un po'. Mi dico che non starà al telefono molto, é già mezzanotte, chi cavolo chiama a quest'ora ma niente, non accenna a smettere e io non riesco a prendere sonno. Mi rimetto a leggere nel frattempo con la speranza di addormentarmi sul libro ma niente, lei parla imperterrita. Continua a voce altissima fino all'una, quando presa dalla rabbia comincio a dare colpi secchi sul muro; mi sono distrutta un polso ma almeno ha funzionato, la simpaticona abbassa la voce e riesco finalmente ad addormentarmi... e ho anche dormito bene, visto che stamattina nonostante la sveglia mi sono alzata dal letto alle 9.30!!!

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