Ho bisogno di qualche certezza, vorrei sapere dove sarò tra qualche mese, se oltreoceano o qui a casa, quando sarò e se sarò, ma purtroppo non ho nessuna certezza e questo mi rende davvero acida, malmostosa, scontrosa, orsa e taciturna. Mi chiedo come possano sopportarmi le persone che mi stanno vicino tutto il giorno tutti i giorni, visto che sono davvero un caso patologico.

Per distrarmi sto riorganizzando gli oggetti materiali che mi stanno intorno: ho passato svariate ore a fare il cambio dell’armadio risistemando alla perfezione i vestiti e organizzandoli per colore, tipo, dimensione (peccato che dopo un’ora fossero già in disordine), ho stirato quasi tutti i miei maglioni (l’averli messi sottovuoto l’anno scorso per risparmiare spazio forse non è stata una buona idea), ho fatto anche il cambio scarpe e riorganizzato i mobiletti del bagno riscoprendo cosmetici e oggetti che mi ero dimenticata di avere.
L’attività di riorganizzazione che mi tiene impegnata in questo momento, però, è l’organizzazione della/delle casella/e di posta, come già accennato qualche giorno fa: ho creato mille cartelle e sto suddividendo la posta secondo gli argomenti.
Peccato che però la mia scrivania sia sommersa di fogli, la macchina sia piena di volantini che dovrei buttare e che non sappia dove ho messo un mazzo di chiavi. Peccato, anche, che mi sia ripromessa quasi un mese fa di pubblicare foto e di parlarvi del mio soggiorno a Hong Kong e che non l’abbia ancora fatto.

Tutto questo per spiegarvi un po’ cosa mi succede in questo momento, per chiedervi di essere clementi se vi rispondo un po’ male e per cercare di mettere un po’ di ordine anche qui.



  1. It‘s quite in here! Why not leave a response?