giovedì 31 gennaio 2008

Organizzazione francese

Proprio organizzatissimi qui, nonostante le persone che lavorano nell'ambito burocratico siano più delle altre.

Domani alle 13.30 ho l'esame... e l'ho saputo ieri alle 14.00 da una mail inviata dalla capa! Cioè meno di 48 ore prima!
Sono in panico, non ho voglia di farlo e ho problemoni a parlare in inglese... cioè, ho già problemi di ansia a fare delle presentazioni in italiano! Qualcuno si ricorderà la sottoscritta la mattina prima della discussione della tesi che ripeteva la presentazione nel giardino di inge mostrando le slide stampate!
Ecco, oggi sono così, e in realtà la presentazione non è ancora finita, mancano ancora delle immagini... uffi!!!

martedì 29 gennaio 2008

La Carte fidélité

Dopo ormai mesi e mesi che sono qui e che frequento i soliti 2 o 3 supermercati, soprattutto uno, quello più vicino all’università e a casa, oggi mi sono fatta tentare da un’offerta e ho richiesto la mia carta fedeltà.



Che dire, i francesi per certe cose sono proprio avanti! Già, perché oltre alla normale carta, quella di dimensioni standard che danno anche ai nostri supermercati, vi verranno date altre tre piccole carte con pratico buchino da portachiavi, in modo da avere sempre con sé la carta (quante volte capita di lasciarla a casa) e da poterla distribuire ad amici e parenti per accumulare tutti insieme i punti fedeltà!

So che sembra una cosa stupida, ma io sono rimasta particolarmente colpita.

lunedì 28 gennaio 2008

Ho perso il conto

Percorro metà del sentiero che porta dall'ufficio alla mensa e... non ho la tessera! L'ho tirata fuori e l'ho lasciata sulla scrivania!
A volte temo di dimenticare le chiavi dell'ufficio in ufficio e di non poter più rientrare quando sono in pausa. Se dovesse succedere di domenica... senza cellulare... va beh, non gufiamo troppo, mi son già chiusa fuori di casa una volta, vediamo di non farlo snche qui!

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sabato 26 gennaio 2008

Settimana senza gatto

Il gatto (la capa) questa settimana non era qui, e i topo (Claire ed io) hanno ballato, e parecchio!
Se si aggiunge all'assenza di riguardo anche l'assenza degli uomini dell'ufficio, uno in Portogallo e uno in Slovenia per delle conferenze il gioco è fatto!

Entrambe in ufficio mai prima delle 10, lunghe pause pranzo, mai in ufficio dopo le 18... ok, normalmente le 17, una pacchia totale e un bel silenzio che permette di concentrarsi. Ho cercato e poi prenotato treno e albergo a Parigi per il weekend del 15 febbraio
:D
ho risposto a mail e un po' ho lavorato; senza il fiato sul collo si lavora davvero bene.

Giovedì siamo andate al cinema a vedere una commedia francese, "Enfin veuve", film carino, divertente, in certi momenti un po' triste, e abbiamo pianificato di andare a vedere appena uscirà il nuovo "Asterix".

Settimana di relax, insomma, anche se la tempesta si avvicina e la prossima settimana si prospettano incontri molto spesso con la capa :( per correggere lucidi e riassunto per l'esame che dovrò fare e per dare una svolta al lavoro.

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Non c'è dubbio

Sono stordita! Se la mia testa non fosse attaccata al collo la perderei. Qui si dice "fare la bionda", di solito è per chi fa finta di non sapere e fa l'ingenua, in ogni caso la definizione mi si adatta, anche se bionda proprio non sono.

Dovevo inviare una lettera ieri a un ufficio dell'amministrazione per il rimborso spese affitto. Scrivo la lettera con Claire in un bel francese burocratico, faccio le fotocopie delle cose da allegare, vado a prendere la busta, piego le carte in modo che stiano bene nella busta, infilo e chiudo. Alle 18 quando esco dall'ufficio vado in posta a comprare il francobollo e imbuco la lettera.

Tutto ok fino a qui. Torno a casa, ceno... e alle 22 mi accorgo che non ho firmato la lettera! Dovevo farlo prima di chiuderlo ma non mi ricordo assolutamente di averlo fatto, anzi, sono sicura di non averlo fatto! Visto quanto sono precisini qui oggi dovrò rifare tutte le trafile e inviare la lettera... firmandola!

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mercoledì 23 gennaio 2008

Voglio

Voglio sistemare questo programma del cavolo
Voglio abbracciare il mio ragazzo
Voglio andare a Parigi
Voglio dormire
Voglio.. voglio :(

lunedì 21 gennaio 2008

Voli

Ritorna il volo myair Bordeaux-Milano Orio al Serio... dal 1 Aprile 2008! Cioé... quando la mia permanenza a Bordeaux finirà.
=°"%@=£**@-@

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Serata tradizioni

Ieri sera ci siamo incontrati tutti (dottorandi e stagista) per la "serata tredizioni": abbiamo brindato al nuovo anno con champagne, spumante e alcool alcoolicissimo ungherese, mangiato la galette de roi, aperitivo e cena. Insomma, abbiamo cominciato a mangiare alle 17.30 e finito alle 22!

Le tradizioni vere sono state rispettate: ho ripagato la galette visto che avevo trovato la fava, il più giovane è andato sotto il tavolo per decidere a chi andassero le fette della nuova galette, quindi prima è toccato ad Yifan e poi a me e coloro che hanno trovato la fava hanno scelto i loro re.

La nuova tradizione italiana inventata da me non è stata rispettata, avevamo organizzato tutto per cercare di mettere insieme due dei single tra i dotto, ovvero ci eravamo messi d'accordo per arrivare mezz'ora in ritardo ma causa mancanza di parcheggi vicino al luogo di incontro colei che doveva arrivare per prima è arrivata per ultima.

Ho anche scoperto una nuova tradizione francese: chi finisce una bottiglia si sposa entro l'anno. L'unica bottiglia che è stata finita è quella di champagne, seccata dalla sottoscritta, quindi... :) devo mettermi alla ricerca di un marito!

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giovedì 17 gennaio 2008

Missione cupido in atto

Sto cercando di diventare una nuova "Cupido", o almeno ci provo, e ho inventato una nuova tradizione italiana.
Quando un uomo o una donna single danno una cena e tra gli invitati c'è una donna o un uomo single, il padrone di casa deve essere carino con l'inivato single e dargli/le tanti tanti baci!

Vediamo se la tradizione verrà rispettata, prossimamente gli sviluppi

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Divertirsi con poco

1. Montare le sorpresine kinder e metterle sul case del pc
2. Smontare le sorpresine e rimontarle in modo sbagliato per vedere quando il proprietario se ne accorga
3. Usare messenger per parlare male di qualcuno a 2 metri di distanza
4. Nascondere la graffettatrice dell'ufficio in modo che la capa non la trovi e se ne vada dubbiosa

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mercoledì 16 gennaio 2008

Parole giuste al momento giusto

In una giornata un po' grigia causa pioggia, temporale e brutti pensieri, in cui tutto vorresti fare tranne che lavorare e parlare, quando sei un po' giù perché chi ti vuole bene e a cui vuoi bene è lontano 1100 km e 3 mesi, con cui sei in contatto solo attraverso parole su uno schermo e parole in pacchetti trasportate dal vento, le parole che vuoi sentirti dire sono, naturalmente:
ho litigato col mio ragazzo perché ci vediamo troppo, siamo insieme a casa, al lavoro, a letto, però appena finisce il tempo di preavviso andremo a vivere insieme, sai, già ora stiamo vivendo insieme

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lunedì 14 gennaio 2008

Ritorno della segretaria

Dopo un sabato di shopping selvaggio con Claire per il primo weekend di saldi a Bordeaux e una domenica di lavoro, ma soprattutto pause e chiacchierate con Remi e Daniel si torna al lavoro... e il ruolo da segretaria torna alla ribalta, nonostante pensassi di essere stata ormai "licenziata".

Quindi ecco che la mattinata passa cercando hotel a Roma, telefonando alle varie reception alla ricercaa di disponibilità di camere, scrivendo e inviando fax. Potrei sempre metterlo nel curriculum: dispongo di grandi doti organizzative e so chiedere informazioni. Forse sulle grandi doti organizzative esagero un po', anzi, probabilmente non ne ho, visto che alla cena di classe dele medie organizzata da me si sono presentate solo 7 persone (compresa la sottoscritta) su 20 compagni... ma nessuno mi chiederà queste cose, almeno lo spero.

Ora sto cercando di scrivere il riassunto di un articolo e di aggiungere un po' di ricerca bibliografica, ma ho il panico da pagina bianca, anche se la pagina non è proprio bianca. Insomma, l'articolo di partenza è davvero pallosissimo e non so che pesci pigliare. Come se non bastasse sono in piena confusione lingue, dopo aver parlato un po' italiano al telefono, naturalmente francese e naturalmente inglese... quindi ogni tanto mi capita di cominciare una frase in francese, finirla in inglese e mettere "virgole" italiane tipo ecco. Sono fusa, ma torno al lavoro

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venerdì 11 gennaio 2008

Biglietti in regalo

I biglietti regalati dal capo italiano e finiti in lavatrice funzionano, o almeno uno funziona, l'altro era per un congresso ed è scaduto. Il gesto era già stato comunque apprezzato, ora ancor di più.

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giovedì 10 gennaio 2008

Non sono sola a questo mondo!

ed esiste qualcuno più stordito di me, che lascia la propria agenda in bagno... Già, la mia capa

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Indicazioni

Sembro troppo francese! O forse ho la faccia da brava ragazza, soprattutto quando indosso la berrettina bianca che mi rende simpatica.
Mi chiedono sempre indicazioni stradali: dov'è la fermata del tram x, dov'è l'università, come faccio ad arrivare a... e io cerco di rispondere, col sorriso e con chiarezza. Difficile, però, essere chiari, soprattutto perché non lo sono neanche in italiano! Ma tant'è...

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mercoledì 9 gennaio 2008

Regina per un giorno

La "galette des Rois" è la tipica torta francese che viene mangiata per tradizione il giorno dell'epifania. All'interno dell'impasto viene nascosta una figurina e chi la trova diventa "re per un giorno".

Ieri si mangiava la galletta in mensa, un po' in ritardo ma naturalmente domenica la mensa non era aperta, e indovinate chi ha trovato la figurina??? Già, io!
Ora mi tocca offrire la prossima galette che mangeremo tutti insieme una domenica (presto, credo) bagnata di champagne e spumante!

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Novità

Naturalmente non sono riuscita a finire il lavoro nelle 18 ore mancanti. Sono rimasta in ufficio fino alle 20 e alla fine sono tornata a casa stremata; il giorno dopo ero in ufficio alle 9, con la speranza di non incontrare la capa che naturalmente c'era e non appena mi ha sentita arrivare è corsa in ufficio per chiedermi come andasse, per chiedermi come procedeva il lavoro, per dirmi che questa settimana avremmo dovuto parlare di un altro lavoro (che prima di partire mi aveva detto di NON fare) e per dirmi che mi avrebbe mandata a una conferenza a Brescia a fine gennaio.
Per quanto riguarda il lavoro... sono stata sincera dicendole che non l'avevo finito causa incomprensione del codice da modificare, e per quanto riguarda Brescia... ero super contenta ed emozionata! Insomma, partecipare a una riunione importante, e soprattutto tornare a casa pagata... yuppi!

Dopo un'ora i miei sogni di gloria si sono infranti... la capa mi ha mandato l'ingegnere che ha lavorato sui programmi prima di me per darmi le spiegazioni, e ho scoperto che sarà lui ad andare alla riunione. In fin dei conti... beh, io che conoscenza ho del lavoro che è stato fatto qui e dei progetti futuri per partecipare a una riunione? Dall'altro lato, però sarebbe stato interessante. Pace, sarà per la prossima volta.

Dopo la spiegazione del programma ho cercato di seguire i suggerimenti e programmare con buon senso e produttività, ma naturalmente non ci sono riuscita. Solo ieri pomeriggio sono riuscita a produrre qualcosa, e stamattina a dare un'ulteriore sistemata.

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domenica 6 gennaio 2008

18 ore

18 ore per fare il lavoro calcolato su 3 settimane... 18 ore che comprendono anche dormire e cenare... ce la farò???

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Aerei e aeroporti... di nuovo

Il giorno della partenza è arrivato; lasciare casa è stato difficile, soprattutto per il morale. Mi ero abituata a essere sempre fuori di casa, a stare sola per pochissimo tempo e a vivere in un appartamento di 100 metri quadri e non di 10... Ma la partenza doveva arrivare ed è arrivata, naturalmente con qualche inghippo.

Arrivo in aeroporto a Venezia, guardo il tabellone per vedere il banco del check in e... sorpresa
Volo myair destinazione Bordeaux, partenza 14.25 CANCELLATO

Comincio a tremare, la crisi isterica è in agguato e non so che fare! Chiamo l'assistenza clienti della compagnia, il numero non è naturalemente un numero verde ma il costo della chiamata è esorbitante! Fortunatamente tutti gli operatori sono occupati e metto giù prima di spendere un capitale.
Il rivenditore di schede telefoniche consiglia di andare alle informazioni sui voli, non parlo direttamente con l'assistente perchè già altri si informano sul volo e la risposta è: attendiamo indicazioni dalla compagnia aerea, ci sono probabilmente problemi con l'aeromobile, ripassate fra 15 minuti. Dopo 15 minuti avvertono che myair aprirà un banco di assistenza alle 13 per informarci direttamente. Pranzo, esco dall'aeroporto, salgo alle partenze e vedo che il volo è ritardato di un'ora e stanno facendo il check in. Tiro un sospiro di sollievo, anche se... beh, insomma... no, ok, però... passato il panico per la partenza non possibile torna la tristezza per la partenza imminente. Ed ecco che la valigia viene imbarcata e arriva il momento dei saluti, non troppo lunghi in modo da non essere strappalacrime ma comunque duri.

Rimasta sola mi siedo in un angolino dopo aver fatto scorta di riviste italiane, mi attacco al cellulare per mandare messaggi e sfruttare gli ultimi sms gratuiti, guardo il tabellone e mi accorgo che l'orario di partenza del volo è anticipato alle 15. Alle 13.55 mi metto in coda per andare al gate e scopro che il volo è segnato per le 14.25, orario "giusto". Quindi... perchè cancellare il volo? Perché creare ansie inutili nelle persone?

Non ho nemmeno il tempo di curiosare per i negozietti del duty free che è già ora di imbarcarsi e salire sull'aereo. Viaggio tranquillo, con una famigliola di francesi davanti a me che sistemano 4 pandori e panettoni da portare in Francia e bagagli fragili, con un quasi vicino che si addormenta e russa amabilmente creando almeno un po' di ilarità fra i viaggiatori, e finalemente si atterra. Le cose da fare sono sempre le solite e ormai conosco abbastanza bene l'aeroporto di Bordeaux da non sentirmi smarrita. Niente è cambiato qui, conosco la strada, conosco i vari punti di cambio tra autobus e tram A, tram A e tram B e la fermata per arrivare a casa.
Ed eccomi qui, a casa... insomma, nella mia stanza che trovo come ho lasciato, con ancora qualche vestito steso, la dipensa piena di scatolette, gli alberi pieni di foglie e gli uccellini che cantano ancora. Siamo in gennaio e qui ci sono 13 gradi, ho lasciato l'Italia coperta dalla neve e arrivo qui al caldo. Forse è meglio così, anche se il freddo mi farebbe sentire più vicina a casa, quella vera. Chissà se in questi 3 mesi riuscirò a considerare anche questa la mia casa...

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